Masaccio: la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre. Cappella Brancacci. Analisi e significato dellopera. Masaccio fa di Eva una figura emblematica dellUmanesimo
Nel 1424 Masaccio e Masolino da Panicale iniziano la decorazione della Cappella Brancacci. in seguito alle disposizioni testamentarie di Pietro Brancacci
Masaccio. La cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre. Cappella Brancacci
Nella Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre di Masaccio lUmanesimo trova una delle massime espressioni. Il soggetto già di per sé esprime il distacco dalla divinità, seppure doloroso e forzoso,ma che implica lassunzione della propria responsabilità e la conquista della libertà. La realizzazione di Masaccio poi è una delle più impressionanti e potenti rappresentazioni di questo momento così decisivo per lUmanità, nello stesso tempo doloroso ed epico. Sembra sentir riecheggiare le parole della Bibbia rivolte ad Adamo ed Eva :improvvisamente si resero conto di essere nudi e provarono vergogna-dovrai guadagnarti il pane con il sudore della tua fronte ,partorirai nel dolore. Masaccio rende Eva la grande protagonista della scena,con quella sua bocca che sembra una ferita, da cui esce un grido pieno di dolore e di rabbia. Mentre Adamo va con il capo chino, esprimendo, sia con latteggiamento che con i particolari del suo corpo il senso della vergogna, che lo pervade in tutte le sue fibre, Eva affronta la vita con impeto, con la determinazione di chi cha la possibilità di elevarsi a Dio e ridursi al livello di un bruto : lintramontabile definizione della libertà di Pico della Mirandola, tante volte presa a concetto stesso dellUmanesimo, di cui Masaccio è protagonista. Nella Cacciata dal Paradiso terrestre di Masaccio, in Eva,la bellezza cede il passo allespressione realistica del senso di dolore e di vergogna , misto però a rabbia e desiderio di riscatto. Una scena piena di dinamismo,di forza bruta, muscolare ed emotiva che si mischiano e si esaltano a vicenda,una potente espressione dei caratteri della pittura del Masaccio, il quale inserì in architetture e paesaggi veristicile sue «figure vivissime e con bella prontezza a la similitudine del vero» come dice il Vasari su Masaccio. Masaccio, partendo dalla sintesi volumetrica di Giotto, la costruzione prospettica del Brunelleschi e la forza plastica delle sculture di Donatello, il tutto potenziato da una violenta illuminazione che ne modella i corpi, attraverso un uso sapiente del chiaroscuro, è sicuramente uno dei protagonisti dellUmanesimo.