Leopardi Il Sabato del villaggio. Testo e commento. Superata la lacerazione tra gioia di vivere (les di Leopardi) e tormento della ragione (il superego del Leopardi)
Leopardi . il Sabato del villaggio. Inquadramento del canto di Leopardi. Nel sabato del villaggio il Leopardi risolve la lacerazionetra la gioia di vivere che è nella natura di Leopardi e la lucidità ragione attraverso cui il Superego del Leopardi lo tormenta e lo condanna , negando ogni spazio al sentimento. Questa lacerazione del Leopardi appare in tutta la sua evidenza nel Passsero solitario e nella quiete dopo la tempesta; in questi due canti del Leopardi nella prima parte trionfa la gioia di vivere e nella seconda invece il pessimismo desolante della ragione.
Leopardi. Il sabato del villaggio.
La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon tempo, quando ai dí della festa ella si ornava, ed ancor sana e snella solea danzar la sera intra di quei ch'ebbe compagni nell'età piú bella. Già tutta l'aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre giú da' colli e da' tetti, al biancheggiar della recente luna. Or la squilla dà segno della festa che viene; ed a quel suon diresti che il cor si riconforta. I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore; e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face, e tutto l'altro tace, odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol, che veglia nella chiusa bottega alla lucerna, e s'affretta, e s'adopra di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso, cotesta età fiorita è come un giorno d'allegrezza pieno, giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo'; ma la tua festa ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Come gli altri due canti del Leopardi anche il Sabato del villaggio di Leopardi può essere diviso in due parti: la prima parte del Sabato del villaggio infatti esprime la gioia di pregustare la festa; tutto il villaggio, persone e ambiente, vive unatmosfera di festa: si popola di immagini serene, pensieri positivi sia dei giovani , rivolti al futuro (la donzelletta che pensa alla festa del domani), sia degli anziani ( la vecchierella che rivive la festa della sua gioventù), in un ambiente pieno di alleggrezza. La seconda parte del Sabato del villaggio invece è venata da una pensierosa vena di tristezza e pessimismo. A differenza degli altri due canti del Leopardi però nel Sabato del villaggio la gioia non esulta, non brilla alla luce del giorno, nel Sabato del villaggio siamo al tramonto, i sentimenti sono più stemperati, più intimi.
Ed anche la tristezza di Leopardi è più stemperata nel Sabato del villaggio. E vero che alla sera ritorna la ragione a rovinare la festa della domenica, giorno in cui si dovrà pensare al travaglio usato dei giorni seguenti e le ore recheranno tristezza e noia. Ma nel Sabato del villaggio il Superego della ragione di Leopardi si ferma : altro dirti non vo. Il Leopardi superego non vuole rovinare la festa al Leopardi giovinetto ( garzoncello scherzoso) . Cè dellaffetto, non dellastio nel Leopardi Superego verso il Leopardi giovinetto che si apresta alla festa : goditi la tua festa , per la lucida, tagliente condanna della vita cè tempo.