Linterpretazione del testo di questa canzone,presentata a Sanremo 2009, ha ovviamente un grosso pericolo: quello di lasciarsi invischiare nelle parole e diventare greve. Sono perciò in completo disaccordo con quanti hanno detto : bella canzone, coraggiosa,ma avrebbe avuto bisogno di un interprete più giovane o più sexy, proponendo anche sui canali televisivi delle interpretazioni discutibili, al limite delle chat telefoniche, con sospiri , languori ecc. Nulla di più sbagliato. Tutte le chiacchiere di tipo sociologico, spesso dilettantesche,sui giovani , gli anziani ed il sesso, non centrano niente. Qui siamo davanti ad una voce bellissima,che ha tutti i toni e le modulazioni per far vibrare di passione le più intime fibre del corpo e dellanima. Iva Zanicchi si distacca dal testo,lo domina , va al di là delle singole parole; la potenza e dolcezza,la purezza della sua voce raggiungono lapice della passione ,la rendono quasi come lo spirito, lalcool ad alta gradazione: un purissimo distillato di passione , liberato da ogni scoria delle convenzioni morali, da ogni condizionamento sentimentale o razionale.
Passione allo stato puro (anche nel senso di purezza di cuore): ecco lunica definizione che si può dare di questa interpretazione , veramente artistica nel senso pieno del termine.
Per me resterà uno dei vertici della formidabile carriera della cantante; non è solo una questione di coraggio né tanto meno di cercare di rivitalizzare limmagine; è una questione di passione per lArte; Iva Zanicchi, non poteva sottrarsi, doveva cantare quella canzone e lo ha fatto in maniera sublime.