Mondiali 2006: Materazzi e Zidane

Mondiali 2006 in Germania, finale Italia - Francia
Materazzi - Zidane, dialogo fra un italiano ed un francese


Nel corso della finale dei mondiali 2006 Italia-Francia Zidane è stato espulso per avere colpito con una testata Materazzi. Alcuni giornalisti hanno scritto, commentando l’episodio, che Zidane, avendo un carattere timido ha reagito, per sua natura, con violenza ad insulti verbali.

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Il primo punto da sottolineare è che non è detto che Materazzi abbia insultato Zidane, ma nell’ipotesi che ciò sia avvenuto bisogna pur ricordare che si tratta di parole, a cui Zidane avrebbe potuto, dovuto, rispondere verbalmente e non con la violenza. Ma al di là di queste premesse il mio intento è spiegare perché il francese abbia voluto offendere (il verbo difendersi mi sembra qui fuori luogo) Materazzi con una testata e non con un semplice pugno. Rammento che non è la prima volta che Zidane cade in questi atti di violenza, in particolare è già successo che il francese abbia dato una testata ad un avversario. Zidane è un grande campione, dotato di genialità, una delle sue caratteristiche principali è il tocco d’esterno rasoterra che è imprevedibile per i difensori che non si aspettano un colpo di questo genere. Come nel gioco la genialità di Zidane si esplica ad esempio nel tocco d’esterno, così per colpire un avversario la genialità del francese si esplica con la testata e non con un semplice pugno, quest’ultimo sarebbe molto più prevedibile. Infine mi viene da pensare che se Zidane non avesse giocato in Italia non avrebbe compreso le parole di Materazzi e quindi probabilmente non ci sarebbe stata la famosa testata. Ma un francese potrebbe dire che Materazzi aveva premeditato di provocare Zidane e quindi, anche se Zidane non avesse saputo l’italiano, Materazzi pur di raggiungere il suo intento avrebbe seguito il giorno prima della finale un corso accelerato di insulti in lingua francese. Ma poiché noi siamo Italiani, lasciamo volentieri all’amico francese fare questi ragionamenti, perché come ci insegna Dante Alighieri, padre della lingua italiana, “non ti curar di loro ma guarda e passa”.
Vox Populi

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