A conclusione di una serie di convegni sul tema della conciliazione, come strumento di risoluzione delle liti, senza ricorrere in tribunale, abbiamo intervistato il dottor Rinaldo Sali, vicesegretario della camera arbitrale di Milano, sia per diffondere la cultura della conciliazione, sia per approfondire gli aspetti contrattuali e l'individuazione delle soluzioni operative più efficaci.
Dove è possibile trovare delle clausole per avviare una conciliazione?
Esistono degli standard che sono reperibili presso i siti delle camere di commercio e camere arbitrali. Nella redazione di un contratto ci si può inoltre avvalere del supporto di professionisti come avvocati, commercialisti e notai che sanno come inserire queste clausole.
Quale è il ruolo della camera di commercio e della camera arbitrale?
Essendo entrambe delle pubbliche amministrazioni garantiscono limparzialità. Lorgano conciliante non deve infatti avere rapporti di alcun genere con una delle parti. La camera diviene dunque quella amministrazione che si occupa e promuove la giustizia alternativa rispetto a quella dei tribunali, usando come strumento principale la conciliazione.
Le riforme hanno aperto nuovi spazi, ma quale è il rapporto con il legislatore?
Nel corso del tempo sono intervenute diverse leggi di settore, ultime delle quali il codice dei consumatori ed il patto di famiglia, che favorivano la gestione delle controversie in materia mediante conciliazione, ma ad oggi manca una disciplina unitaria dellistituto.
Come superare la mancanza di riferimento unitario nellesercizio della conciliazione?
Il ruolo cruciale spetta alla camera di commercio che essendo una p.a. può diventare il luogo in cui dare unitarietà ai diversi interessi, una sorta di autority del sistema conciliatorio. Inoltre essa può beneficiare di una struttura già nota ed articolata sul territorio.
Dott. Emanuele Tarditi
(tratto da LOpinione)